Vorrei
farvi conoscere un misterioso e
misconosciuto “Magnificat” dell’Antico
Testamento, per certi versi non molto dissimile al Magnificat di
Maria; è espressamente conosciuto come il “Cantico di
Anna” (2,1-11) ed
è in qualche modo precursore del cantico di Maria Vergine. (Lc
1,46-55).
Il Magnificat dell’Antico
Testamento è stato pronunciato da una donna di nome Anna, moglie di
Elkana e madre di Samuele.
Essendo
sterile soffriva molto la mancanza di un figlio e subiva le
umiliazioni e le angherie di Peninnà, l’altra moglie di Elkana,
essendo l’uomo bigamo, come era usanza dell’epoca. Peninnà era
fertile e aveva avuto figli da Elkana e non perdeva occasione di
umiliare la povera Anna che deciderà successivamente di fare un voto
a Dio:
(1
Sam 1, 11 -28)
[11]Poi
fece questo voto: «Signore
degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e
ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla
tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i
giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo».
[12]Mentre
essa prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando
la sua bocca. [13]Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le
labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca.
[14]Le disse Eli: «Fino a quando rimarrai ubriaca? Lìberati dal
vino che hai bevuto!». [15]Anna rispose: «No, mio signore, io sono
una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda
inebriante, ma sto solo sfogandomi davanti al Signore. [16]Non
considerare la tua serva una donna iniqua, poiché finora mi ha fatto
parlare l'eccesso del mio dolore e della mia amarezza». [17]Allora
Eli le rispose: «Và in pace e il Dio d'Israele ascolti la domanda
che gli hai fatto». [18]Essa replicò: «Possa la tua serva trovare
grazia ai tuoi occhi». Poi la donna se ne andò per la sua via e il
suo volto non fu più come prima.
Nascita
e consacrazione di Samuele:
[19]Il
mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore
tornarono a casa in Rama. Elkana si unì a sua moglie e il Signore si
ricordò di lei. [20]Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì
un figlio e lo chiamò Samuele. «Perché - diceva - dal Signore l'ho
impetrato». [21]Quando poi Elkana andò con tutta la famiglia a
offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il voto,
[22]Anna non andò, perché diceva al marito: «Non verrò, finché
il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto
del Signore; poi resterà là per sempre». [23]Le rispose Elkana suo
marito: «Fà pure quanto ti sembra meglio; rimani finché tu l'abbia
divezzato; soltanto adempia il Signore la tua parola». La donna
rimase e allattò il figlio, finché l'ebbe divezzato. [24]Dopo
averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni,
un'efa di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a
Silo e il fanciullo era con loro. [25]Immolato il giovenco,
presentarono il fanciullo a Eli [26]e Anna
disse: «Ti prego, mio signore. Per la tua vita, signor mio, io sono
quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore.
[27]Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la
grazia che gli ho chiesto. [28]Perciò anch'io lo dò in cambio al
Signore: per tutti i giorni della sua vita egli è ceduto al
Signore». E si
prostrarono là davanti al Signore.
Fra
tutte le donne dell' Antico Testamento Anna prefigura in maniera
mirabile e luminosa, la personalità di Maria, che sarà la donna del
Nuovo Testamento.
Riflessioni:
All’inizio
del primo libro di Samuele poi troviamo la figura di Anna,moglie
di uno zufita delle montagne di Efraim, donna sterile e povera, che,
in modo particolare,prefigura con la sua vicenda la vergine Maria.
Nel santuario di Silo Anna prima chiede a Dio un figlio e poi,
avutolo, lo ringrazia per il dono della vita del piccolo Samuele.
Ella poi innalza al Signore il suo canto di ringraziamento, prototipo
del «Magnificat» di Maria, in cui esprime la speranza dei “poveri”
e invoca la potenza del re-messia: «Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia fronte s’innalza grazie al mio Dio [...].L’arco dei forti
s’è spezzato, ma i deboli sono rivestiti di vigore» (1Sam 2,
1-10) 1
La
psicologia di queste donne è varia ma hanno tutte un elemento in
comune: “Nulla
è impossibile a Dio” (Lc 1,37).
Santa
Elisabetta,la cugina di Maria, donna molto timorata di Dio, avrà
anche lei un figlio pur nel pieno della sua vecchiaia, grazie alla
potenza dello Spirito Santo!
E
ora vorrei riportare il bellissimo cantico di Anna confrontandolo con
quello di Maria in un cantico cuore a cuore; le loro voci si uniscono
e diventano un cantico e una voce sola.
Samuele
1 - Capitolo 2
Cantico
d'Anna
Allora
Anna pregò:
Il
mio cuore esulta nel Signore,
la
mia fronte s'innalza grazie al mio Dio.
Allora Maria disse:
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore.
Si
apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché
io godo del beneficio che mi hai concesso.
Non
c'è santo come il Signore,
non
c'è rocca come il nostro Dio.
Perché
ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Non
moltiplicate i discorsi superbi,
dalla
vostra bocca non esca arroganza;
perché
il Signore è il Dio che sa tutto
e
le sue opere sono rette.
Ha
spiegato la potenza del suo braccio
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore.
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore.
L'arco
dei forti s'è spezzato,
ma
i deboli sono rivestiti di vigore.
Ha
rovesciato i potenti dai troni
ha innalzato gli umili.
ha innalzato gli umili.
I
sazi sono andati a giornata per un pane,
mentre
gli affamati han cessato di faticare.
Ha
ricolmato di beni gli affamati
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
La
sterile ha partorito sette volte
e
la ricca di figli è sfiorita.
Il
Signore fa morire e fa vivere,
scendere
agli inferi e risalire.
Il
Signore rende povero e arricchisce,
abbassa
ed esalta.
Solleva
dalla polvere il misero,
innalza
il povero dalle immondizie,
per
farli sedere insieme con i capi del popolo
e
assegnar loro un seggio di gloria.
Perché
al Signore appartengono i cardini della terra
e
su di essi fa poggiare il mondo.
Sui
passi dei giusti Egli veglia,
ma
gli empi svaniscono nelle tenebre.
Certo
non prevarrà l'uomo malgrado la sua forza.
Il
Signore... saranno abbattuti i suoi avversari!
L'Altissimo
tuonerà dal cielo.
Il
Signore giudicherà gli estremi confini della
terra;
darà
forza al suo re
ed
eleverà la potenza del suo Messia».
Ha
soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria
al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli.
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli.
Amen!
InOculisMariae
1http://www.culturamariana.com/pubblicazioni/fine28/01-fine2007-Zevini.pdf