Blog a cura di "Flos Carmeli" e "Prisca"

venerdì 16 ottobre 2015

I due Magnificat dell'Antico e Nuovo Testamento: Anna e Maria




Vorrei farvi conoscere un misterioso e misconosciuto “Magnificat” dell’Antico Testamento, per certi versi non molto dissimile al Magnificat di Maria; è espressamente conosciuto come il “Cantico di Anna” (2,1-11) ed è in qualche modo precursore del cantico di Maria Vergine. (Lc 1,46-55).
Il Magnificat dell’Antico Testamento è stato pronunciato da una donna di nome Anna, moglie di Elkana e madre di Samuele.
Essendo sterile soffriva molto la mancanza di un figlio e subiva le umiliazioni e le angherie di Peninnà, l’altra moglie di Elkana, essendo l’uomo bigamo, come era usanza dell’epoca. Peninnà era fertile e aveva avuto figli da Elkana e non perdeva occasione di umiliare la povera Anna che deciderà successivamente di fare un voto a Dio:


(1 Sam 1, 11 -28)

[11]Poi fece questo voto: «Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo».
[12]Mentre essa prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. [13]Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. [14]Le disse Eli: «Fino a quando rimarrai ubriaca? Lìberati dal vino che hai bevuto!». [15]Anna rispose: «No, mio signore, io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogandomi davanti al Signore. [16]Non considerare la tua serva una donna iniqua, poiché finora mi ha fatto parlare l'eccesso del mio dolore e della mia amarezza». [17]Allora Eli le rispose: «Và in pace e il Dio d'Israele ascolti la domanda che gli hai fatto». [18]Essa replicò: «Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi». Poi la donna se ne andò per la sua via e il suo volto non fu più come prima.

Nascita e consacrazione di Samuele:

[19]Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore tornarono a casa in Rama. Elkana si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei. [20]Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele. «Perché - diceva - dal Signore l'ho impetrato». [21]Quando poi Elkana andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il voto, [22]Anna non andò, perché diceva al marito: «Non verrò, finché il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre». [23]Le rispose Elkana suo marito: «Fà pure quanto ti sembra meglio; rimani finché tu l'abbia divezzato; soltanto adempia il Signore la tua parola». La donna rimase e allattò il figlio, finché l'ebbe divezzato. [24]Dopo averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a Silo e il fanciullo era con loro. [25]Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli [26]e Anna disse: «Ti prego, mio signore. Per la tua vita, signor mio, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. [27]Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto. [28]Perciò anch'io lo dò in cambio al Signore: per tutti i giorni della sua vita egli è ceduto al Signore». E si prostrarono là davanti al Signore.



Fra tutte le donne dell' Antico Testamento Anna prefigura in maniera mirabile e luminosa, la personalità di Maria, che sarà la donna del Nuovo Testamento.



Riflessioni:
All’inizio del primo libro di Samuele poi troviamo la figura di Anna,moglie di uno zufita delle montagne di Efraim, donna sterile e povera, che, in modo particolare,prefigura con la sua vicenda la vergine Maria. Nel santuario di Silo Anna prima chiede a Dio un figlio e poi, avutolo, lo ringrazia per il dono della vita del piccolo Samuele. Ella poi innalza al Signore il suo canto di ringraziamento, prototipo del «Magnificat» di Maria, in cui esprime la speranza dei poveri” e invoca la potenza del re-messia: «Il mio cuore esulta nel Signore, la mia fronte s’innalza grazie al mio Dio [...].L’arco dei forti s’è spezzato, ma i deboli sono rivestiti di vigore» (1Sam 2, 1-10) 1


La psicologia di queste donne è varia ma hanno tutte un elemento in comune: Nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37).
Santa Elisabetta,la cugina di Maria, donna molto timorata di Dio, avrà anche lei un figlio pur nel pieno della sua vecchiaia, grazie alla potenza dello Spirito Santo!


E ora vorrei riportare il bellissimo cantico di Anna confrontandolo con quello di Maria in un cantico cuore a cuore; le loro voci si uniscono e diventano un cantico e una voce sola.


Samuele 1 - Capitolo 2
Cantico d'Anna

Allora Anna pregò:

Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia fronte s'innalza grazie al mio Dio.

Allora Maria disse:

L'anima mia magnifica il Signore 
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore.

Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io godo del beneficio che mi hai concesso.
Non c'è santo come il Signore,
non c'è rocca come il nostro Dio.

Perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
 
e santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
 
si stende su quelli che lo temono.

Non moltiplicate i discorsi superbi,
dalla vostra bocca non esca arroganza;
perché il Signore è il Dio che sa tutto
e le sue opere sono rette.

Ha spiegato la potenza del suo braccio
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore.

L'arco dei forti s'è spezzato,
ma i deboli sono rivestiti di vigore.

Ha rovesciato i potenti dai troni
ha innalzato gli umili.

I sazi sono andati a giornata per un pane,
mentre gli affamati han cessato di faticare.

Ha ricolmato di beni gli affamati
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il misero,
innalza il povero dalle immondizie,
per farli sedere insieme con i capi del popolo
e assegnar loro un seggio di gloria.
Perché al Signore appartengono i cardini della terra
e su di essi fa poggiare il mondo.
Sui passi dei giusti Egli veglia,
ma gli empi svaniscono nelle tenebre.
Certo non prevarrà l'uomo malgrado la sua forza.
Il Signore... saranno abbattuti i suoi avversari!
L'Altissimo tuonerà dal cielo.
Il Signore giudicherà gli estremi confini della
terra;
darà forza al suo re
ed eleverà la potenza del suo Messia».

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
 
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.


Gloria al Padre e al Figlio 
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre 
nei secoli dei secoli.
Amen!




InOculisMariae


1http://www.culturamariana.com/pubblicazioni/fine28/01-fine2007-Zevini.pdf