"Maria!” ,
è l'esclamazione che Gesù rivolge con una certa commozione a Maria Maddalena, che piena di dolore e inconsolabile, non riconoscendo Gesù in quel misterioso personaggio che lei scambiò per il custode del giardino, sostava davanti al sepolcro vuoto nel quale tre giorni prima venne deposto il corpo martoriato di Nostro Signore. Maria, ripiegata in se stessa dal dolore, si rivolge al misterioso uomo con gli occhi pieni di lacrime: «Signore, se lo hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e andrò a prenderlo» (Gv 20,15). Fermiamoci un attimo a riflettere. Vi siete mai chiesti per quale motivo Gesù, di fronte al suo eccessivo dolore, si è rivolto a lei con una domanda apparentemente distaccata: «Donna perché piangi? Chi cerchi?» (Gv 20,15). È come gettare sale su una ferita aperta e sanguinante, quasi la volesse mettere alla prova. Un po' come rivolgersi ad una persona che ha perso un suo caro e fare domande "inopportune" di fronte alla cruda evidenza della situazione. Ma è lo stesso Gesù a rivolgergli quella domanda! Vi siete mai posti il perché? Gesù alla fine, quasi non reggesse e sopportasse tutto il peso del suo dolore, accorato esclama: «Maria!». È una voce che squarcia le tenebre luttuose che incombono nel cuore di questa donna. E' una luce che penetra nel buio fitto di un'anima, che ha perso tutto ciò che le era più caro. Il Redentore Divino la chiama per nome, scuote la sua anima ed è come se le dicesse: "Sono con te, non temere, ti sono accanto". Ma l'anima è troppo affranta dal dolore per capire e comprendere una realtà dolorosa come il lutto e la perdita, apparentemente irreversibile, di una persona cara. Gesù volle sia saggiare il suo amore preparandola ad una maggiore felicità più che se si fosse presentato già da subito a rincuorarla, sia per l'amore profondo che nutre verso un'anima che lo cerca brancolando nelle tenebre più fitte.
Quando l'anima si perde in una tempesta Dio la chiama per nome, insistentemente o con dolce prepotenza, dolcemente o impercettibilmente, ma sempre la chiama. Quel «Maria!» esclamato con dolcezza e passione è il preludio di tante grazie a venire. È la purificazione dagli affetti terreni per portarli ad un grado più vero, radicato e disinteressato. È un liberarci dal nostro costante sentimentalismo che sempre minaccia il nostro rapporto con Dio, allontanandoci da quello che dovrebbe essere considerato il vero amare Dio e in Dio. Ma è anche un modo per infuocare ancora di più il nostro cuore di desiderio e costante anelito di Dio.
«Come la cerva anela
ai corsi d'acqua
così l'anima mia anela
a te o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
quando verrò e vedrò
il volto di Dio?»
[Salmo42 (41)]
“Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì» - che significa: «Maestro». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va dai miei fratelli e dì loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". Maria di Màdgala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto” (Gv 20,16-18). Maria di Màdgala sentendosi chiamata riconosce immediatamente la voce del Suo maestro. Come mai? Non poteva semplicemente pensare ancora che fosse il custode del giardino? In fondo quando Gesù le domandò chi cercasse, lei non sentì familiare il suono della sua voce. Perché quel "Maria!" è stato pronunciato con un tono di voce intimo e particolare! È la voce di Dio che ama di un amore esclusivo e personale ciascun'anima come se esistesse solo lei al mondo. Per questo Maria Maddalena finalmente associò immediatamente la voce a quella di Gesù: sono le potenze dell'anima e del cuore che ritrovarono la fonte della propria gioia, ovvero la voce del Creatore che chiama perfino le stelle ad una ad una, con il proprio nome.
«Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome»
[Salmo 147 (146-147)
Allora possiamo distinguere Maria Maddalena su due piani: quella carnale e quella spirituale. La parte carnale è soggetta alle potenze dei cinque sensi, per questo la donna, affranta dal dolore e ancora molto attaccata al Maestro con l'ausilio degli affetti terreni e sensibili, pensa a come poter riavere indietro il corpo del Suo molto amato Salvatore; non pensa minimamente che il Suo Signore è già nel suo cuore e nella sua anima, non riesce a percepire ancora il mistero dell'unione spirituale con Dio e la promessa di Gesù della Sua Resurrezione. Gesù allora interviene penetrando nell'abisso della sua anima, scuotendola dal torpore del dolore carnale che la frenava dall'abbandonarsi alla speranza soprannaturale e alla certezza che il Signore ha sconfitto la morte con la gloria della Resurrezione. Maria Maddalena, riconoscendo la voce del Suo maestro, fa per avvicinarsi e buttarsi ai suoi piedi per abbracciarlo e accarezzarlo. È l'anima insicura, troppo carnale, ancorata ai sensi che la spinge immediatamente ad un contatto fisico e diretto con il Suo maestro. Ma Gesù la trattiene con il celebre "Noli me tangere!". Come se dicesse: "Non toccarmi perché da ora in avanti t'insegnerò ad amarMi veramente". Il "noli me tangere" è rivolto a tutti quei cristiani che avrebbero dovuto lottare per amarLo, pur non vedendoLo, con le potenze del cuore e dell'anima, insegnandoci ad accoglierLo nel nostro cuore e a toccarLo attraverso i nostri fratelli. Infatti è segno di grande amore l'amare una Persona senza vederla né toccarla! E' un mistero che trascende la logica e la razionalità terrena, tutta limitata a ciò che si vede e si tocca. «Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede» (1 Gv 4,20). E in questa riflessione Maria Immacolata ne è l'esempio più puro e lampante. Vediamo i due poli opposti: l'amore umano della Maddalena e l'amore disinteressato, puro e completo di Maria, la Madre di Gesù. E' da Lei e con Lei che dobbiamo imparare ad amare Gesù, come Ella più le piace e secondo le nostre disposizioni e il carattere dell'anima. Essendo il corpo e la mente, corpus et mens, inscindibili e inseparabili, saprà Maria portare l'equilibrio in questi due poli così distanti ma anche così vicini, per contrastare il disordinato desiderio di vedere e toccare a causa della nostra fragilità umana. Maria Maddalena in un certo senso è la figura di tutti noi credenti, che costantemente e ogni giorno cerchiamo il volto di Dio ma con modalità fragili, spesso deboli e soggette al sentimentalismo.
E' con Maria che impareremo ad amare veramente Gesù come Lei stessa lo ha amato! Maria, Colei che ha portato nel Suo grembo l'essenza del Vero Amore! Maria, Colei che ha amato Suo figlio senza proferire parola fino al luogo del Golgota, tacendo per amore! Maria, Colei che tenne nel Suo grembo non più il corpo tenero e dolce di un bambino ma sanguinante e martoriato di Gesù, Suo figlio!
InOculisMariae