La
maggior parte delle più antiche testimonianze di arte cristiana ci
provengono dalle catacombe romane. Occorre dire che fino a tutto il
II secolo perdurarono necropoli miste: non esistevano infatti aree
cimiteriali esclusivamente cristiane o comunque connotate in senso
cristiano. E' solo a fine II inizio III secolo che inizieranno ad
esserci cimiteri collettivi cristiani (non necessariamente
sotterranei) nei centri del mondo antico.
Se
inizialmente vi era fra i cristiani atteggiamento aniconico
-divieto probabilmente derivante dalla legge del Decalogo, in
connotazione antidolatrica - a fine II secolo d.C siamo in presenza
di un'iconografia pagana reinterpretata in chiave cristiana, e ben
presto i cristiani svilupperanno un proprio repertorio (pur
mantenendo in parallelo l'uso di elementi profani). Ed è proprio
alla prima metà del III secolo che si fa risalire una delle prima
immagini note della Madonna.
Tale
raffigurazione è stata rinvenuta nelle catacombe di Priscilla1
e appartiene a quella serie di immagini non di contenuto
storico/narrativo, ma dottrinale.
La
Vergine, che veste una lunga tunica ed ha il capo coperto da un corto
velo, siede su un sedile senza spalliera, guarda il bambino in
grembo, accostato al petto di lei (una scena di allattamento?).
Nelle
catacombe la Madonna non si trova mai dipinta isolatamente, bensì
sempre in relazione col Figlio. Si ritiene, infatti, che prima del
concilio di Efeso del 431, tutte le raffigurazioni della Vergine
abbiano significato cristologico e non mariologico.
Ma
chi è l'altro personaggio della scena? Vi sono verie
interpretazioni.
L'uomo,
che ha un rotolo nella mano sinistra, mentre con la destra indica una
stella a sei punte2
appena al di sopra della coppia Madre-Figlio, è stato interpretato
già nell'Ottocento come immagine di un profeta. L'ipotesi di Isaia,
proposta dal Wilpert, non trova d'accordo la maggior parte degli
studiosi. E. Krishbaum fa notare che Balaam è l'unico ad aver
profetizzato la nascita del Redentore in relazione ad una stella.
Tale raffigurazione sarebbe infatti un rimando alla sua profezia, in
Nm 24,17 "Io già lo vedo, ma non da vicino: un astro spunterà
da Giacobbe, uno scettro sorgerà da Israele. Egli schiaccerà le
tempie di Moab, trafiggerà tutti i figli di Set». Tale versetto,
che si riferisce alla nascita del re, è stato infatti poi letto in
chiave messianica.
Con
quest'immagine si intenderebbe dunque affermare che Gesù è
veramente il Messia, il Figlio di Dio nato dalla Vergine.
Prisca
1Molte delle catacombe che conosciamo prendevano il nome della persona che aveva donato alla comunità cristiana il terreno su cui sviluppare l'area cimiteriale.
2Non
tutti gli studiosi sono però concordi sul numero delle punte della
stella.
BIBLIOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA
- M.G. MUZJ, La prima iconografia mariana (III-IV secolo).
- E. DEL COVOLO – A. SERRA ( a cura di ), Storia della mariologia, vol.1, Città Nuova, 2009
- L.HETLING – E. KIRSHBAUM, Le catacombe romane e i loro martiri, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma, 1996.
- F.BISCONTI -O.BRANDT (a cura di), Lezioni di archeologia cristiana, Città del Vaticano, 2014
- C.PAVIA, Guida delle catacombe romane -Dai Tituli all'Ipogeo di via Dino Compagni.